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Anche se il sonno si sta facendo sentire in modo invadente (il che me lo rende quasi insopportabile...mal digerisco l'invadenza) e l'influenza non migliora certamente la situazione, cerco di riordinare le idee per qualcosa che avrei già dovuto fare: la Cronaca della MOSTR4!
Giovedì 20 settembre mi sono alzata di buon'ora... alle otto ero già in piedi! la sera prima l'ho passata a finire le ultime cose (un'altra versione di "Love", più grande a pastelli+china) aiutata da mamma (ormai assunta a tempo indeterminato come braccio destro, o più specificatamente come "boccia") intenta a fasciare tele e cornici ("se no si rovinano!!"). Avevo ancora due tele da finire ma siccome non amo fare le cose di fretta (e per farle male, preferisco non farle) ho deciso di rimandare la loro conclusione (sto parlando della tela definitiva dedicata a Impotenza e una nuova nuova Agape Malata). Cosa mi sono portata?
- "tristezza"
-"Maddalena [sinner or (very) Saviour?]"
- "hai paura del buio? - l'inquietudine di vivere e la paura della morte sono compagne inseparabili"
-"Love"
-"impotenza-schizzo"
-"Self-injured"
-"self-injured 2"
- "Anorexia Nervosa"
- "(Ma)donna col bambino"
- "Venere contemporanea"
-"Oh, Fortuna!"
Alle 9 e qualcosa siamo partiti con il fiorino io, le tele e Danilo (è un cugino...ma è come se fosse mio zio) alla volta di Beinette. Appena arrivati attendiamo Stefania e le altre, dopo di che entriamo nella sala: per appendere i quadri abbiamo avuto in dotazione 4 griglie da cantiere (nuove fiammanti) sostenute da un paio di blocchi di cemento. Dopo aver fatto fare a queste il giro della sala abbiamo scelto la giusta posizione quasi a formare un rombo. Siccome non avevamo un vero e proprio tema abbiamo pensato di giocare l'allestimento proprio sul numero 4: una griglia per ognuna di noi. Nel frattempo sopraggiunge mio padre e da una mano anche lui (che tenero, non voleva assolutamente mancare).
Abbiamo fatto pulizia e dopo aver mangiato siamo andate a fare la spesa per il rinfresco: avevamo già qualcosa ma per non rischiare di rimanere a secco sul più bello abbiamo comprato qualche bottiglia e qualche sacchetto di patatine in più. Mia mamma arriva con tre vassoi di roba e un sacco di bottiglie scortata da mia nonna, non voleva assolutamente mancare... Mi ha fatto sicuramente piacere vederla anche se avevo paura che potesse disapprovare la mia visione delle cose (e invece mi ha stupita ancora una volta). Avevo anche paura che certe tele fossero troppo "pesanti" per quello che è successo, per mio zio, per come è morto (self-injured avrebbe potuto essere come un pugno). Come al solito sottovaluto chi mi circonda!
Controlliamo cosa abbiamo tra cibi e bevande e cominciamo a capire di aver un pò esagerato con le spese... Dalla macchina di mia mamma spunta anche un coppo dipinto, un regalo di natale che avevo fatto a Danilo (con un drago e un castello in fiamme sullo sfondo): voleva lo sfoggiassi assieme alle altre cose, tanto da dire "Quello è mio!". Che tenero ^_^
Stefania si porta Monica e Laura ad appendere i cartelli per la segnaletica (che purtroppo si riveleranno quasi inutili causa la poca visibilità) mentre io rimango a mettere a posto le ultime cose e nel frattempo mi preparo (ci eravamo portate il cambio da casa).
Alle 7 eravamo pronte. Facciamo le prime foto e attendiamo. Comincia a arrivare gente: il sindaco accompagnato dalla moglie, vari abitanti di Beinette, vari parenti di Stefania (beh, lei gioca in casa), vari amici nostri e parentela varia (è venuto anche il mio lemure... sono stupida, lo so, ma quando l'ho visto sulla porta il mio cuoricino è diventato groosso cooosì).
Arrivano anche due insegnanti: il prof di Estetica Antonio Ferrero e la prof. Cristiana Addis, gli unici che hanno potuto essere dei nostri.
Mangiamo e beviamo tutti ma ci accorgiamo che il sospetto del pomeriggio era fondato: avanzava un sacco di roba.
Rimaniamo nella sala fino a tarda sera, aspettando gli ultimi "ritardatari" tra cui il mio tesoro di cugina, Katia. Ci salutiamo verso le 23 e ritorniamo ai rispettivi nidi.
Stefania si è occupata di tenere aperto venerdì e sabato. A detta sua l'affluenza è calata bruscamente complice forse il fatto che di sera la gente sta a casa o va altrove. Abbiamo deciso di comune accordo di mantenere la roba sui tavoli e di continuare il rinfresco per tutti e quattro i giorni (ovviamente quello che poteva conservarsi....pizza, focaccia e salatini rimasti han fatto una brutta fine).
Domenica 23 partiamo io e la mamma e arriviamo (come al solito) troppo presto. Attendiamo Stefania (che nel frattempo era impegnata in un pranzo di famiglia... e solo chi l'ha provato sa quant'è stancante) e quando arriva ci fiondiamo dentro assieme a una famiglia venuta in visita. Il pomeriggio passa in fretta complice una grande affluenza (sarà che arrivavano da Cairo...sarà che tutti i parenti di Stefania si sono riversati dal pranzo alla mostra). Passano anche Saretta, Monica, Leo...non me lo aspettavo, mi sono quasi commossa! no...mi sono proprio commossa!
La sera invece passa con più tempo, come se le visite a noi disponibili si fossero improvvisamente esaurite... Ne approfittiamo per fare altre foto, tanto per ribadire che quella era comunque la nostra festa (la foto di gruppo postata all'inizio è stata scattata domenica). Decidiamo di chiudere prima di mezz'ora rispetto all'orario e cominciamo a smontare tutto. E ovviamente è avanzata ancora della roba! La prossima volta compriamo lo stretto necessario ( oppure invitiamo più gente!). Torniamo a casa stanche ma soddisfatte.
Pensieri su quest'esperienza:
mi sono divertita! Davvero! E' stato eccitante vedere tutte quelle persone che commentavano le mie tele! Certo, non c'era tanta gente (la stragrande maggioranza erano amici e parenti) ma per essere stata la prima assoluta è stato...bello! Abbiamo anche imparato molte cose: se ci dovesse essere una prossima volta sappiamo cosa dobbiamo fare e soprattutto cosa non dobbiamo fare!
Voglio farlo di nuovooooooooooo!
Siccome le immagini valgono più delle parole posto qualche foto... (quella all'inizio ritrae "noialtre artiste" da sinistra Monica, Laura, la sottoscritta e stefania)
A cura di Rossella Bisazza
